Dieta dimagrante e dolci light
Ogni tanto do un’occhiata a Google Trends per capire su quali argomenti, in ambito alimentare, si fanno ricerche. “Dieta dimagrante” è stato il primo risultato.
Oggi per esempio sono capitata su “Dieta dimagrante” che sembra sia uno degli argomenti più cliccati degli ultimi 30 giorni. Tra le ricerche associate si legge “dolci per diete dimagranti”.
Sapevo che mi sarei fatta del male, ma non ho resistito. Ho cliccato sui tre pallini che trovavo in fondo a questo ultimo titolo e ho scelto “Cerca con Google”. Ho aperto il link. Ho iniziato a sentire il cuore che si frantumava.
“Si sa, il rischio di chi segue una dieta dimagrante è avvertire la mancanza di un alimento gradevole e piacevole.”
Io non ve lo metto il link a questo articolo, me ne guardo bene, e mi assumo tutte le responsabilità.
Siamo di nuovo qui, a parlare di dieta in modo sbagliato e a sottolineare come la dieta non possa essere altro se non triste e priva di cibi che ci piacciono.
NON – E’ – COSI’ Per favore basta continuare a condividere questi messaggi 🤐.
L’articolo poi continua offrendoti la soluzione: i dolci per una dieta dimagrante.
I dolci light! ma stupida io che non l’ho pensato.
Quindi bastano i prodotti light per risolvere il problema delle diete tristi? e io che mi perdevo in consulenze in cui spiegavo come utilizzare l’educazione alimentare per essere finalmente liberi da regimi.
A portata di mouse
Ormai ci siamo abituati al detto – fatto e non siamo più capaci di aspettare.
Me ne accorgo anche io.
Io ho questo problema quando vedo dei corsi che mi incuriosiscono e che trattano temi di cui mi piacerebbe approfondire, come la comunicazione e la scrittura. Fosse per me, se non ragionassi, a tempo di click acquisterei tutto ciò che mi capita sotto il mouse. Ma bisogna darsi una regolata, soprattutto se in gioco c’è la salute.
I dolci light non sono dolci che possiamo mangiare 5 volte al giorno, così come anche i banana bread, i muffii di carote e zucca e nemmeno il budino di cachi.
I dolci sono dolci e vanno mangiati occasionalmente così da poterli preparare seguendo la loro ricetta VERA: farina, uova, burro e zucchero. No, non l’olio invece del burro, soprattutto se è una frolla e no, non il dolcificante in sostituzione dello zucchero.
Questi escamotage sono dannosi:
- Fanno perdere la percezione di ciò che si sta mangiando;
- Fanno perdere la percezione di quanto si sta mangiando;
- Ci fanno dire “tanto è light, me ne mangio di più”.
Perchè scegliere dei trucchi? Perchè offrire fuffa a qualcuno che vuole prendersi cura di sé? Perchè non cogliere l’occasione di educare e di arricchire chi legge?
La verità rende liberi
Non dobbiamo evitare la corretta informazione per “poter fare inconsciamente ciò che si vuole”, dobbiamo conoscere la realtà delle cose per “poter fare consciamente ciò che si vuole”.
E allora: i dolci hanno una frequenza occasionale, è vero, ma la mattina a colazione si possono prevedere biscotti, pane e marmellata, yogurt, una fetta di torta o un croissant. Il tutto con le giuste frequenze, garantendoci una scelta varia in modo da non rendere noioso il nostro risveglio.
Magari non mangerò tiramisù e pastiera ogni mattina, ma so che non è necessario essere estremisti e bandire dalla dispensa tutto ciò che si definisce “dolce”. So anche che ci sono dolci tipici delle feste, come pandoro e panettone e saprò che, se anche dovessi essere a dieta nel periodo natalizio, posso mangiarne in tutta tranquillità, perchè sono il dolce di quel periodo.
Non bisogna essere estremi né in un modo né in un altro. Non è necessario soffrire per rimettersi in forma, si può fare anche in modo sereno e circondarsi comunque di cibi che ci piacciono, senza andare a cercare trucchi.