Cos’è un calendario di stagione e come usarlo nella tua dieta
Avete sentito parlare del calendario di stagione e non avete idea di come usarlo? Seguire il calendario comporta saper organizzare la spesa? Cosa succede se compro delle verdure fuori stagione? Come inserire il calendario di stagione nella dieta? In questo articolo troverete risposta a tutte le vostre domande.
Chi di voi bazzicava già le pagine del mio sito, si ricorderà che il calendario dei prodotti di stagione era suddiviso in più file scaricabili ogni mese, relegato nella zona “contenuti gratuiti”.
Da qui a poco questa sezione del sito verrà un po’ modificata, ho quindi deciso di raccogliere in questo articolo i calendari dei prodotti stagionali insieme ai relativi biglietti della spesa.
Questo sarà un articolo che verrà aggiornato di mese in mese, quindi non stupitevi se per ora trovate solo alcuni mesi e non tutto l’anno.
A cosa serve un calendario di stagione?
Avere a disposizione un calendario dei prodotti di stagione può essere utile per sapere quale frutta, verdura e pesce acquistare in ogni stagione. Sì, anche il pesce ha una propria stagionalità ed è bene riuscire a rispettarla per non sottoporre gli stock ittici a una pesca eccessiva anche durante le fasi riproduttive. Ne ho parlato qui.
Il calendario di stagione può diventare quindi un utile strumento per organizzare la propria spesa e orientarsi al meglio mentre siamo al mercato o al super, ma è bene chiarire alcune leggende che ruotano intorno a lui. Lo farò nelle prossime righe di questo articolo.
Partiamo dalla sostenibilità
Sapete bene che è un argomento che mi sta molto a cuore ma di cui non è mai semplice parlare: esigiamo risposte nette a domande e situazioni che non le possono prevedere.
Quando si parla di sostenibilità è necessario valutare tutti e quattro gli aspetti: quello ambientale, sociale, economico e la salute. Bisogna fare un discorso unico che tenga conto di tutti questi aspetti e molto spesso quello che bisogna fare è scendere a compromessi.
Iniziamo dalla salute: i prodotti di stagione sono più sani?
Dipende, dipende perchè “sano” non è l’aggettivo giusto e riduce al minimo un concetto che è molto più ampio.
Di base abbiamo un po’ il terrore di essere carenti in qualcosa, e sul podio ci troviamo micronutrienti e proteine, in questo caso parliamo dei primi.
Frutta e verdura contengono sali minerali e vitamine in una quantità che, già di per sè, può variare a seconda della stagione, del punto geografico in cui viene coltivata, dal livello di stress del terreno.
Partiamo dal fatto che: se abbiamo un’alimentazione varia, non corriamo il rischio di avere carenze nutrizionali, perchè abbiamo la possibilità di assumere i micronutrienti da più alimenti. Detto questo domandiamoci: a quanta varietà di frutta e verdura potremmo attingere se avessimo a disposizione solo ed esclusivamente prodotti di stagione, e solo italiani? Provate a porvi questa domanda facendo riferimento al periodo invernale.
A ben vedere, nel periodo invernale è poca la frutta a disposizione, essenzialmente tutta appartenente a una famiglia: quella degli agrumi.
Allora perché troviamo mele e pere, italiane, in inverno? Perchè vengono stoccate. Quelle mele o pere coltivate in stagione e stoccate avranno più o meno nutrienti rispetto a quelle consumate in stagione? Ma sarebbe meglio mangiare questa frutta stoccata o sarebbe meglio, più sano, mangiare solo ed esclusivamente una micro selezione di frutta?
Se mettiamo a confronto il fatto che una minima quantità di micronutrienti può essere persa con la difficoltà di variare le scelte, forse ci accorgiamo che è molto meglio avere a disposizione una serie (sempre limitata) di frutti tra cui scegliere.
Una volta fatto questo discorso viene automatico pensare: ma l’ambiente non soffre per questo? le risorse necessarie per garantire lo stoccaggio di questi prodotti non ha un impatto sull’ambiente? certo che sì, ma ricordate quello che vi dicevo prima: compromessi.
L’aspetto ambientale: acquisti sostenibili e di stagione sono la stessa cosa?
Quando ho iniziato ad informarmi sugli alimenti che mangiamo e sul perchè fosse necessario acquistare di stagione mi sono imbattuta in questo articolo.
Una prima riflessione va fatta sul tipo di stagionalità a cui si fa riferimento: stagionalità locale o globale?
Quindi due veloci definizioni:
Stagionalità locale: si riferisce a un cibo prodotto e consumato nella stessa zona climatica senza necessità di impiegare troppa energia per garantirne la conservazione e limitando i chilometri percorsi.
Stagionalità globale: cibo coltivato all’aperto o prodotto durante il proprio periodo di crescita per il paese o la regione in cui viene prodotto. Non deve essere necessariamente consumato in loco ma può essere esportato.
Sulla base dei dati a disposizione sembra che non ci siano vantaggi chiari che ci consentano di assumere in definitiva che acquistare di stagione sia più sostenibile. Ancora una volta dobbiamo trovare un compromesso.
Coltivare un alimento fuori stagione, nello Stato in cui sarà distribuito, può avere un impatto maggiore rispetto a importarlo da un altro Stato in cui è coltivato entro la propria stagione.
Vi dico tutto questo perchè mi preme che sia chiaro come concentrarsi su un unico aspetto per rendere più sostenibile la nostra alimentazione, non sia abbastanza. L’eccesso di consumo di carne, lo spreco di cibo, mangiare in quantità troppo abbondanti, sono solo alcuni degli altri aspetti su cui è fondamentale iniziare a lavorare.
Oltre a questo, il consumatore non è l’unica persona a dover prendere parte al cambiamento. L’intero sistema alimentare è richiamato all’ordine, quindi anche produttori e Stato dovranno fare la loro parte.
Aspetto sociale ed economico: ci sono vantaggi nell’acquistare di stagione?
Secondo il Report Setting the Table mangiare frutta e verdura stagionali coltivate in campo potrebbe avere conseguenze negative per la stabilità economica, dovute ad una limitazione del mercato internazionale con conseguenze sul mercato globale. Dal punto di vista sociale, acquistare di stagione comporterebbe un aumento del fabbisogno di manodopera stagionale, creando quindi instabilità nell’occupazione.
Inoltre, affidarsi in modo esclusivo al cibo locale e stagionale è un rischio per produttori e consumatori, per via del fatto che la produzione è vulnerabile al clima.
Dopo tutte queste gioiose notizie, arriviamo al dunque
Frutta, verdura e pesce di stagione
Ho deciso, per praticità di suddividere i vari prodotti in formati mensili, è stata una scelta tribulata perchè ammettiamolo, molto spesso a seconda della stagione, troviamo pressappoco gli stessi prodotti per più mesi di fila.
Ecco che allora i pesci che troviamo nel periodo invernale saranno gli stessi da dicembre a marzo, così come la verdura e soprattutto la frutta invernale. Vi avverto solo perchè non vi sembri di aver scaricato lo stesso foglio.
Partiamo.
Gennaio
Nel mese di gennaio troviamo:
- le amate crucifere, la famiglia che racchiude tutte le varietà di cavoli, i broccoli, le cime di rapa e tutte la rape, rapine e rapette bianche e rosse, dal sapore dolce o più pungente.
- le verdure a foglia: radicchio, rucola, le biete (con cui vengono fuori dei risotti sen – sa – zio – na -li), gli spinaci, la lattuga, la valeriana.
- ci sono i duri dal cuore morbido: i carciofi. Deliziosi mangiati a crudo, tagliati fini, con un po’ di sale, limone e pepe. Se siete rimasti senza idee sui carciofi vi lascio qui il link al post della rubrica che tengo sul mio profilo instagram, così avete qualche spunto.
- c’è la compagnia dei croccanti: sedano, finocchi e sedano rapa.
- la zucca! non dimentichiamoci di lei, padrona indiscussa della scena già da ottobre e che a brevissimo scomparirà, dateci dentro che poi vi mancherà senza dubbio.
Tra la frutta siamo fermi ancora agli agrumi, quindi arance, mandarini, pompelmi, clementine, poi troviamo mele e pere. Eh lo so, si porta pazienza, in attesa di quella estiva, ma non possiamo passare i mesi invernali senza mangiare frutta. Coraggio.
Bene, dopo tutto questo dire, qui sotto trovate l’elenco pratico da seguire per fare la spesa, potete scaricarlo e appenderlo al frigorifero.
L’elenco completo del calendario di gennaio insieme al suo biglietto della spesa.
Febbraio
Avevo messo le mani avanti nelle righe sopra, questo è proprio il caso di dire: non è cambiato nulla. Stesse verdure, stessa frutta, stesso pesce (che è lo stesso da dicembre).
Allora come sfruttare questa poca varietà? ovviamente sto scherzando, ci sembrerà poca varietà semplicemente perchè sono sempre gli stessi cibi, ma provate a soffermarvi sull’elenco e cerchiate i prodotti che mangiate. Quanti ne restano fuori? benissimo, fosse anche solo una, iniziate da quella e date un giro alla vostra varietà!
Vi ripropongo qui delle idee per variare anche le ricette di alcune verdure, in particolare parliamo di:
Qui qualcuno di voi riconoscerà i post (con dei meravigliosi disegni, perchè va detto) e con un’infinità di proposte. Non vi resta che provarle tutte 🙂
L’elenco completo del calendario di febbraio insieme al suo biglietto della spesa.
Marzo
Si trova a cavallo tra l’inverno e la primavera, quindi teniamo duro che a breve varieranno un po’ le proposte. A marzo troviamo sia prodotti che ci hanno accompagnato per tutto l’inverno, che prodotti primaverili.
Quindi è tutto in discesa, ora abbracciamo la varietà della frutta, che forse a confronto con la verdura abbiamo molta più scelta in questo periodo.
L’elenco completo del calendario di marzo insieme al suo biglietto della spesa.
Aprile
Ecco che finalmente ci affacciamo alla primavera con qualche new-entry sia nella frutta che nella verdura. A dirla tutta anche nel pesce aumenta un po’ la scelta.
Qual è il vostro frutto preferito di questo periodo? Il mio è la nespola.
Per scoprire gli altri vi lascio qui l’elenco completo del calendario di aprile insieme al suo biglietto della spesa.
Maggio
Poche le aggiunte di frutta e verdura di questo mese, dobbiamo aspettare giugno che, con l’esplosione dell’estate ci porterà un po’ più di scelta, ma per il momento non lamentiamoci.
Per scoprire gli altri vi lascio qui l’elenco completo del calendario di maggio insieme al suo biglietto della spesa.
Al momento l’articolo termina qui, man mano lo aggiornerò con i mesi successivi, a presto 🙂