Menù settimanale: costruiamolo insieme
Oggi vi racconto come è nata questa consulenza che trovate sul sito.
Ne parlavo con un’amica: “Mi piacerebbe molto offrire un servizio che spostasse l’attenzione dal peso, dalle misure e dalle grammature, al piacere di mangiare. Mi piacerebbe che le persone imparassero ad apprezzare il cibo senza preoccuparsi troppo dell’aumento di peso o che non sia sufficientemente … sano, che sia un cibo … cattivo” insomma ero un po’ stufa di tutte queste accezioni che vengono attribuite al cibo.
Come se un giorno il Signore del Cibo si fosse messo lì a selezionare cibi buoni e cibi cattivi e li avesse rinchiusi in due grosse scatole, tenendoli ben lontani gli uni dagli altri.
“Non funziona così. Tutti gli alimenti sono buoni e cattivi nello stesso momento, quello che determina il loro destino è la quantità”.
La mia amica mi guarda e mi dice “Solo questo?”. Ebbene sì.
Certo non stiamo qui a raccontarcela e a semplificare eccessivamente, ma sappiamo bene: il vero problema sono gli estremi.
Poi mi siete venuti in mente voi e le vostre proposte: perché sul sito non proponi un menù settimanale?
Devo essere sincera, sono sempre stata molto contraria ai menù, li interpretavo come qualcosa di rigido, o forse avevo paura che proprio voi li avreste interpretati così. Avevo quindi deciso che il mio destino e quello dei menù non si sarebbero mai incrociati.
Fino a quando durante una visita in studio capii che molto spesso avere una base da cui partire, vi semplificava la vita, fino a quando un* di voi non è entrat* in studio e mi ha raccontato di come il menù che gli avevo fornito gli fosse tornato molto utile per variare l’alimentazione. Ogni giorno sfruttava i suggerimenti scritti variando le proposte per non mangiare sempre le stesse cose.
Da qui l’idea, e se lo costruissimo insieme?
La parte più importante delle prime visite è proprio quella in cui voi mi raccontate le vostre abitudini, qual è il vostro rapporto con il cibo, quali alimenti vi preoccupano, quali timori avete, quali sono i vostri gusti. In questo modo io riesco a personalizzare il più possibile i consigli e a elaborare un menù settimanale tipo.
Questa nuova consulenza però, oltre a prevedere questi aspetti, spinge voi a mettervi all’opera in prima persona e questo è l’aspetto fondamentale. L’obiettivo finale è quello di essere autonomi nella gestione dei pasti, così da vivere ogni momento con la massima serenità.
Una volta che vi sarete appuntati impressioni e riflessioni, gli incontri insieme serviranno proprio per discuterne in modo da rafforzare e migliorare la consapevolezza raggiunta.
Vi lascio qui il link diretto alla consulenza.