Frutta dopo i pasti, parliamone
L’altro giorno sono approdata su un video di Youtube che parlava di gonfiore addominale, pancia gonfia. Un video con più di un milione di visualizzazioni e 43 mila “mi piace”. Ho pensato che fossero un po’ troppi dati positivi per essere un video che fornisce una serie di indicazioni scorrette. Quindi ancora una volta mi sono interrogata sul “perchè questi video abbiano tanto successo?”. Ecco in realtà la risposta che mi sono data è molto semplice: forniscono una soluzione, facile da applicare, a un problema.
Abbiamo già tanti problemi da affrontare nella vita normale per cui dobbiamo scervellarci e trovare una soluzione, quindi quando la soluzione ce la forniscono gli altri e per di più è di facile applicazione, abbiamo fatto bingo e la applichiamo senza nemmeno pensarci troppo.
Quindi al problema del gonfiore addominale, la soluzione data nel video era: basta frutta dopo i pasti! – ma no, non funziona così.
Togli la frutta dopo i pasti e tutto si sistemerà… ehm no.
La pancia gonfia può essere causata da una miriade di fattori e come per tutte le cose che riguardano la salute, il discorso deve essere approfondito e non esiste MAI una sola soluzione a tutto.
Vi faccio qualche esempio:
- Se io ho la celiachia e mangio pasta e pane di grano, uno dei possibili effetti collaterali (insieme a tanti altri) può essere la pancia gonfia, di sicuro se smetto di mangiare la frutta a fine pasto non risolvo la situazione. Nessun frutto contiene glutine, per tanto non è la soluzione;
- Se sono intollerante al lattosio ed esagero con le quantità di latte e derivati durante la giornata, potrebbe gonfiarsi la pancia, ma togliere la frutta dopo i pasti non risolve la situazione. Nessun frutto infatti contiene lattosio, quindi il problema persisterà.
- Se soffro di stitichezza la pancia potrebbe essere gonfia e dolorante. Nella maggior parte dei casi (non tutti) la stipsi si “cura” sistemando l’alimentazione, in particolare prevedendo l’assunzione di fibre, garantendo una buona idratazione e attività fisica regolare, chiaramente come ho detto prima va valutato ogni caso. Detto questo, la frutta (e la verdura) sono i principali alimenti che forniscono fibra al corpo, secondo voi togliere la frutta dopo i pasti può avere senso?
Ricordate che un video su youtube o un post non possono essere la soluzione al VOSTRO problema. Ogni situazione va attentamente valutata, e approfondita se è il caso, per capire qual è il reale motivo che causa il gonfiore. Successivamente vi verranno fornite, dallo specialista a cui avete fatto riferimento, delle indicazioni personalizzate che hanno lo scopo di risolvere la situazione.
Un video su youtube che da consigli non sostituisce mai e in nessun modo una visita dal medico o da uno specialista.
La frutta e l’importanza delle fibre
Come ho detto prima frutta e verdura sono la primaria fonte di fibra.
Essa è fondamentale per il nostro benessere e quello dei tanti batteri che abitano il nostro intestino e che definiamo con il nome di microbiota intestinale.
Fabbisogni di fibra
Il consumo giornaliero di fibra alimentare raccomandato dai LARN varia a seconda dell’età:
- Per gli individui adulti è di 25 g – 30 g al giorno;
- Per i soggetti in età evolutiva è di 8,4 g/1000 kcal (= devono essere presenti 8.4 g di fibra ogni 1000 kcal assunte)
Come soddisfare il fabbisogno di fibre?
Mangiando alimenti che ne sono ricchi: frutta e verdura, cereali integrali, legumi.
Cosa succede quando mangio fibre?
Quando mangiamo frutta e verdura, legumi e cereali integrali, apportiamo fibra al nostro corpo. La fibra arriva intatta a livello intestinale dove diventa nutrimento per i batteri di cui vi ho accennato prima.
Durante questo momento i batteri producono gas (idrogeno, metano e anidride carbonica) in alcuni casi responsabili del gonfiore, soprattutto se non siamo abituati a mangiarne, in altri casi invece dipende dal tipo di verdura – ancora una volta, non esiste una regola generale – oltre ai gas producono anche acidi grassi a catena corta che sono fondamentali per il benessere intestinale.
Uno stile di vita sano, un peso adeguato, buone abitudini alimentari e regolare movimento influiscono sulle famiglie di batteri presenti nell’intestino. Una dieta ricca in fibre favorisce la permanenza di una famiglia di batteri, Bifidobacteria, che sono i “batteri buoni”, mentre una dieta del tipo western favorisce un’altra famiglia di batteri, Firmicutes, “i batteri cattivi”.
Riuscire a mantenere un buon equilibrio tra queste due famiglie di batteri è importante per mantenere un buon stato di salute.
In ultimo..
Ricordate che potete far riferimento anche alle linee guida.
Proprio nelle linee guida, in fondo al capitolo dedicato alla frutta, il numero 2, c’è un elenco di false credenze e indovinate un po’? la prima è proprio questa:
Non è vero che la frutta ai pasti faccia male.
State sempre attenti.
Qui in fondo vi lascio due articoli per approfondire il discorso sul microbiota intestinale:
- Rinninella E, Raoul P, Cintoni M, et al. What is the Healthy Gut Microbiota Composition? A Changing Ecosystem across Age, Environment, Diet, and Diseases. Microorganisms. 2019;7(1):14. Published 2019 Jan 10. doi:10.3390/microorganisms7010014
- Rinninella E, Cintoni M, Raoul P, et al. Food Components and Dietary Habits: Keys for a Healthy Gut Microbiota Composition. Nutrients. 2019;11(10):2393. Published 2019 Oct 7. doi:10.3390/nu11102393